lunedì 6 agosto 2007

Un gommone che si chiama desiderio


Partiamo da un assunto: io me ne vado in Svezia. Posso ben immaginare quanto questo a voi interessi, ma se devo dirla tutta, a me andare li non può far altro che piacere. Se non siete d'accordo potrei anche aggiungere un'ultima cosa: alla faccia vostra.
A questo punto potrei anche finire il post qui, qualche informazione ve l'ho data, sapete dove vado in vacanza e potete anche immaginare che questo blog per un indeterminato periodo di tempo sarà in balia del destino (*appello privato* tranne se Drum Brum decida mai di postare qualche sua vignetta *appello privato*). Ma soggiungo infine, che di tali facezie voi possiate farne a meno e che quindi a me tocca parlare di qualcosa di interessante ed addurre alcune (seppur stringate) argomentazioni.
Quindi do un limite al mio errabondo favellare e pongo fine a quest'incipit che sfugge ad ogni decenza di sintesi.
In Svezia ci vado in aereo. Sia chiaro, non il mio, ma della Ryan Air (che costa poco e ci sono buone possibilità che mi porti a destinazione senza farmi provare l'ebrezza del precipitare nel vuoto). Vi voglio anche informare che i preparativi del viaggio sono stati cosa semplice in quanto sia io che la Svezia siamo nell'UE, e per questo la burocrazia mi sorride facilitandomi non poco nel mio spostamento.
Poi c'è un altro punto di non poca importanza in questo viaggio; ovvero io vado in un paese civile. Le alte sfere del transatlantico, sono stati anni a dirmi che la Svezia è un paese civile e che si deve prendere esempio da loro. Al che io vado a controllare (per chi voglia un resoconto di civiltà mi faccia sapere e riporterò con me in Italia la relativa documentazione).
Ma la Svezia non è l'unico paese civile al mondo. Nossignore, c'è anche l'Australia. Il fatto che l'Australia riesca ad essere civile senza possedere un significativo numero di svedesi per me resta un mistero insolubile (se insolubile in acqua è detto: mistero apolare). Se volete sapere perché l'Australia è un paese civile dovete (una volta finito di leggere il post ed esservi complimentati con il sottoscritto, sia chiaro) spegnere il computer, scendere in strada ed andare tra la gente. Magari fate una capatina al bar in piazza (mettetevi fuori e prendete una bionda bella fresca, che d'estate si usa così) e state li ad ascoltare quello che dice la ggente.
Va bene, non vi va, allora ve lo dico io. La ggente dice che l'Australia è civile perché ha rigide norme sull'immigrazione. In pratica succede che se un nutrito gruppo di disperati non organizza un D-Day, sarà impossibilitato ad addentrarsi nelle acque territoriali dell'isolona australe. Più facile sarà che il barcone dei disperati di prima coli a picco in mezzo al mare. E sarà bene che quella barca sia davvero piena di stronzi, così che possano galleggiare senza troppo sforzo e magari salvarsi la vita (o gonfiarsi d'acqua come delle zampogne, dipende dall'igroscopicità dell'individuo). Se con dei subdoli artifizi costoro riescono a toccare riva, allora verranno internati in strutture di isolamento dalle quali non potranno uscire nemmeno per fare un po' di shopping.
Una bella scuola di civiltà, non c'è che dire.
In Italia invece (che qua ci vogliamo tutti bene), sebbene le leggi vietino di fare gite di gruppo tra l'Africa e la Sicilia, è un continuo vai vai (via non ci vanno) di clandestini.
A questo punto mi tornano in mente alcuni dei "grandi traguardi dell'umanità". Oltre al fatto che siamo andati sulla luna (ci sono stati un ciclista americano, un famoso trombettista di colore ed altri astronauti), spendendo ingenti somme di denaro, abbiamo raggiunto anche un'ottima conquista, che non ci è costata solo soldi, ma anche miliardi di vite umane. Siamo dovuti passare per la seconda guerra mondiale, con i soldati ammazzati e le persone gasate (nei campi di sterminio, non nel senso che erano eccitate e contente), ma alla fine siamo riusciti a creare l'ONU. Ora sono passati anni ed anni, ed abbiamo potuto tutti constatare che l'ONU non serve ad un fico secco. Forse l'unica sua utilità è vantarsi la presidenza di turno (dimostrando che uno spirito comunitario non si è mai creato).
Con questo voglio dire che stiamo ancora eludendo il problema. Ci scanniamo sull'utilità dei centri di permanenza temporanea, e ne decantiamo la disumanità, creiamo degli allegri slogan da cantare allo stadio o in parlamento (a scelta dell'interessato), mandiamo Caruso a dormire nei CPT togliendo a Dalla una dei suoi maggiori successi, ma un vero passo verso i trattati internazionali non si muove.
Pochi giorni fa sentivo che la mia Regione, così come le vostre tutte, hanno dovuto sborsare una certa somma di denaro da mandare all'estero per finanziare dei corsi che i futuri immigrati possono fare a casa loro per poi venire qui preparati linguisticamente e professionalmente, il che vuol dire non emarginarsi, o al limite emarginarsi di meno. Se non altro non dovranno venire in contatto con Caruso, a meno che loro non lo vogliano di loro sponte.
Nel frattempo continuiamo ad esportare armi e democrazia, così nei paesi importatori potranno spararsi democraticamente e non avranno tempo per pensare a chi, forte di un vetusto natante, mena gente dall'una all'altra sponda. Come un Caronte, li leva da una valle di lacrime per portarli in un inferno di incomprensioni (e peggio che mai c'è Caruso).
Forse sono io che non capisco, e magari questa gente fa comodo per foraggiare l'eterna battaglia politica, e per far continuare me a scrivere corbellerie.

3 commenti:

Licurgo ....... re di sciro ha detto...

ciao, noi ti scriviamo dall'Ungheria siamo Italiani a Bupapest in vacanza e l'unico posto qui simile all'Asia (ROMA) é la stazione, per il resto sono piű civili dell'Asia (ROMA)

Licurgo ....... re di sciro ha detto...

non possiamo fare a meno di notare come la capitale dell'Ungheria, ex paese di influenza sovietica, sia incomparabilmente piű pulita della capitale italiana, con mezzi pubblici piű efficienti, una metropolitana pulita e non ricettacolo di barboni e vagabondi provenienti dalle aree dell'Asia, dell'Africa, del sudamerica e delle parti piü degradate dell'Est europeo, non ci sono mendicanti che ti importunano per strada, sembra che i peggiori siano tutti ben accetti in in Italia, in particolare a Romasia, o Romafrica, se preferite

Neottolemo ha detto...

Ma non era il leone di Nemea e l'idra di Lerna? Mi sfugge qualcosa...