giovedì 10 aprile 2008

I manuali di Eupls: come votare i partiti minori


Breve compendio per essere un buon elettore in alcuni difficili partiti.

Come votare tremmista (o anche: darsi la zappa sui piedi)

Il tremmista perfetto andrà a votare domenica 14 aprile ma si recherà al suo seggio anche il 15. Il secondo giorno lo farà per protestare: un tremmista dovrebbe votare due volte o anche di più per quanto sono forti i suoi ideali.
La domenica vi sveglierete di buon mattino, verso le cinque e per assicurarvi di essere ben svegli tirerete due ceffoni a vostra moglie. Se la donna dovesse protestare assestatele un calcio, e nel caso questa dovesse continuare allora uccidetela con un colpo di roncola. Che imparino a stare al loro posto queste femmine. Dirigetevi in cucina dove consumerete il pasto mattutino del tiemmista: una tazza di latte con pane raffermo di due mesi prima. Buttate la scodella vuota nel lavello, con sufficienza e dirigetevi alla rastrelliera. Scegliete la zappa migliore che avete, quella delle feste magari, ed andate nell'arativo. Prendete a colpire la terra grassa e feconda, una, due, trecento volte. Adesso che avete svolto i vostri esercizi mattutini potete anche tornare in casa per le preghiere. Ringraziate Iddio per la pioggia che innaffia i campi, per il sole che scalda la terra, per i giovani che mietono le messi, per i buoi che tirano l'aratro, ma soprattutto ringraziatelo per avervi creato belli, forti e tremmisti.
Strigliate il vostro baio, tirategli due bastonate per fargli capire chi è il padrone e sellatelo, è il momento di recarsi al seggio. Ricordate di portare con voi il vostro moschetto, polvere e piombo a sufficienza: di questi tempi non si sa mai e poi è sempre meglio tenersi in allenamento per la rivoluzione.
Entrate nel seggio con tutto il cavallo: se questi borghesi riescono a vivere tra di loro una bestia in più non sarà certo un problema. Prendete la vostra scheda e una volta in cabina mettete una X (o al limite sarchiate) sul glorioso simbolo tremmista (che Dio lo protegga). Consegnate la scheda alla scrutatrice e tiratele uno schiaffo per avervi porto la sua mano senza chiedere il permesso. Queste donne non impareranno mai a stare nei loro ranghi.
Uscite dal seggio, montate a cavallo e dirigetevi a galoppo verso il primo pezzo di terra che trovate, occupatelo con una milizia coscritta alla buona e lavoratelo finché le vostre infinite energie ve lo permetteranno.

Note accessorie: se il seggio in cui andrete a trovare è ubicato in una scuola, molto probabilmente saranno presenti in loco delle aiuole: sarà vostro compito di estirpare i fiori e piantare del ben più utile grano.

Come votare forza nuova (o anche: the importance of being arian)

L'elettore di Forza Nuova si recherà ai seggi sia la domenica che il lunedì del voto, ovviamente non potrà votare tutti e due i giorni. La domenica vi sveglierete alle quattro di notte e per non perdere tempo avrete cura di andare a dormire già vestiti di jeans maglietta, catene e con la testa ben rasata. Una volta alzati dirigetevi alla vostra postazione da trucco e disegnatevi una svastica sul volto. Uscite di casa, recatevi al seggio dove alle ultime elezioni Prodi ha preso il 70% e devastatelo. Se questo è lo stesso seggio dove voi dovete votare poco male, un voto in meno a Forza Nuova non vale quelli che farete perdere al PD. Tornate a casa, liberatevi di eventuali corpi del reato, mettetevi a letto e datevi malti per tutto il giorno: non si sa mai che alle forze dell'ordine venga in mente di farvi visita.

Il lunedì avrete di nuovo sveglia di prima mattina per essere al seggio alla sua apertura. Recatevi in borghese e disarmati, anche se i più temerari di voi potranno accompagnarsi con un coltello a serramanico: se vi scoprono questo potrà valervi una candidatura alle prossime elezioni.
Votate in tutta fretta e una volta imbucate le schede andrete a far capannello davanti all'ingresso del seggio. Qui resterete per tutta la durata delle votazioni a guardare male chiunque entri a votare, nella speranza di far guadagnare qualche voto al vostro partito. Il voto è segreto e voi non avrete la certezza che le minacce urlate a destra e a manca saranno efficaci, ma di solito due calci dati nei punti giusti fanno il loro effetto.


Come votare giovani dell'italia futura (o anche:beeella, le votazioni!)

La maggior parte degli elettori di questo partito andrà a votare preferibilmente di lunedì. Il sabato voi giovani avete da fare in giro e la domenica sarebbe troppo impegnativo recarsi alle urne. Il lunedì del voto vi alzerete preferibilmente tardi, ma non troppo, badate che ad una certa i seggi chiudono ed espletare il voto sarebbe difficile dopo le 15. Una volta svegli lavatevi, se vi va, e vestitevi. Se non è troppo disturbo per voi, cercate di abbigliarvi nella maniera meno ridicola possibile e se proprio non riuscite a rinunciare a quel bel blazer bordeaux almeno evitate di accoppiarlo alle infradito blu.

Uscite di casa all'orario che vi va, ma cercate di non superare l'una. Prendete la macchina, ma solo se questa è abbastanza imbarazzante e/o costosa. Nel caso siate sprovvisti di un'autovettura simile farete l'autostop. Badate bene: non andrete mai a piedi e non usufruirete dei mezzi pubblici, i giovani non si abbassano ad azioni così vili.
Prima di dirigervi ai seggi farete una puntatina al CoolBar o in qualsivoglia locale dove i giovani sono soliti riunirsi dalle vostre parti. Qui rimarrete all'incirca un'oretta a parlar di niente o al limite vi spingerete a millantare di relazioni sessuali che non avete mai avuto. Date un'occhiata all'orologio badando bene che tutti notino quel mezzo milione che avete al polso ed uscite dal locale. Percorrete un cento metri e quando siete sicuri che nessun conoscente vi stia guardando chiedete l'ora ad un passante. Dirigetevi al seggio e durante il percorso cercate di tenere a mente che dovreste proprio imparare a leggere l'orologio.
Giunti nel seggio entrate nella maniera più rumorosa e vistosa possibile non dimenticando di squadrare chiunque sia intorno a voi. Presentate i documenti, accampate scuse che "in foto esco sempre male", prendete le vostre schede e ringraziate con un "grazie zì". Dirigetevi in cabina e contrassegnate il simbolo di Giovani dell'Italia Futura con una X (se non lo sapete è quel segno che usate per firmare).
Uscite dalla cabina e mette le le schede nell'urna. Nell'urna sbagliata ovviamente altrimenti qualcuno potrebbe avere dei dubbi sulla vostra gioventù.
Ora che avete adempiuto al vostro dovere civile potete tornare dei vostri amici e parlare di argomenti seri, ad esempio del vostro voto e dei benefici che porterà al paese: ministero della moda, consistenti tagli alla ricerca, più macchine veloci per tutti e cose così.


Come votare sacro romano impero liberale cattolico (o anche: ode a Ned Ludd)

Chi ha deciso di votare per questo partito sappia innanzitutto che dovrà necessariamente recarsi alle urne nella data di domenica 13 aprile 2008, non di lunedì, sia chiaro, come si s'addice al vostro rango e al vostro credo. Nella giornata del voto e del signore vi sveglierete con calma, alle 11 circa, vi farete servire cornetto e cappuccino a letto che poi consumerete con placida calma signorile. Abbandonate il vostro giaciglio intorno alle 11.45 e nettate le vostre nobili membra. Vestitevi con gli abiti della domenica e le donne tengano a mente che sarà per loro opportuno indossare un corsetto. Nel frattempo avrete cura di ordinare alla servitù di preparare la carrozza e di strigliare i cavalli.
Una volta approntati salite sul vostro bolide d'altri tempi e prendete a bastonare il cocchiere affinché vada il più veloce possibile e nel contempo urlerete "al voto! al voto!": la plebe che vi osserverà lungo le strade dovrà avere l'impressione che voi non vediate l'ora di adempiere ai vostri doveri civili.
Arrivati al seggio avrete cura di farvi precedere nell'ingresso dalla vostra servitù (servitù che ovviamente avrà fatto il tragitto dalla vostra residenza al seggio rigorosamente a piedi) e non lesinate insulti a costoro, infondo è sempre plebe anche se ripulita.
Una volta giunti al banchetto degli scrutatori non consegnerete per nessun motivo ne i vostri documenti ne la scheda elettorale: il vostro rango è un'assicurazione sufficiente. Se gli scrutatori avranno l'ardire di protestare fateli percuotere con un ramo di salice.
Una volta che vi saranno consegnate le schede formulerete la seguente frase: "Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!". In seguito darete la vostra scheda alla servitù e li manderete in cabina a votare. Badate bene che i vostri servi votino per il simbolo del Sacro Romano Impero Liberale Cattolico, altrimenti taglierete loro le dita come punizione.
Uscite dal seggio con la grazia che vi contraddistingue, consumate un pasto frugale in loco e concludete la giornata con una rilassante partita a badminton.


In semicontemporanea con Mentecritica.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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