mercoledì 16 maggio 2007

Prete sorpreso in un cinema a luci rosse, l'opinone pubblica si interroga


Si si, c'è dell'incredibile in questa succulenta notizia di cronaca. Pensate un po' , un prete che guarda un film porno. Riportiamo l'articolo.


Auronzo di Cadore- Il parroco del paese è stato sorpreso, questa mattina, in un cinema a luci rosse. Il curato si era camuffato per non essere riconosciuto dai fedeli ma non gli è andata bene. Infatti la parrocchiana più fedele, durate il tragitto da casa sua al supermercato del paese, ha incrociato il prete che usciva dal cinema dopo aver assistito al laido spettacolo. Sorpresa da quest'atto che lei ha cosi commentato "di un'impudicizia che non ti aspetti, sono davvero inorridita", la anziana donna ha subito chiamato a raccolta un vasto numero di fedeli a cui ha illustrato il curioso avvenimento. Il paese, sconcertato, si è subito rivolto al sindaco e al vescovo, chiedendo che il parroco sia redarguito e trasferito in altra parrocchia.

Raccogliendo le opinioni dei paesani abbiamo potuto notare come il timore serpeggiante in ogni coscienza sia quello della pedofilia. "Dopo i cinemini magari poi scopriamo anche che questo parroco è pedofilo! Ma in che mondo viviamo?!" è questo il commento di un anziano del paese. Dubbio che ci pare legittimo e ci carica il peso di una nuova ondata di orrore e sdegno.


L'avvenimento è di quelli che tutti aspettano eh, non c'è che dire. Peccato che me lo sia inventato io dall'inizio alla fine.

No, non è che io mi diverto a fare giornalismo creativo, che poi già ci pensano i giornalisti a farlo.

Il motivo di questo post è che tramite gli aggregatori si può facilmente notare come notizie del genere vadano per la maggiore, sono più gustose del pandoro con la nutella. E che commenti che ricevono, diatribe infinite.

Se nel '700 l'opinione pubblica serviva a combattere i totalitarismi monarchici, ora nel '000 (???) ci serve un qualcosa capace di combattere la dittatura dell'opinione pubblica.

In giro non si fa altro che criticare Studio Aperto e il Tg4, è diventato quasi un dovere morale farlo. Da un certo punto di vista mi sembra anche giusto. Dall'altro lato c'è però il web. Il Web è posto di informazione libera e di libere opinioni. Mica come quelle cacche di telegiornali che dicono quello che vogliono loro e come lo vogliono loro. Il Tg3 attacca sempre Berlusconi, il Tg4 lecca sempre Berlusconi. E a Repubblica sono tutti dei comunisti, e a Libero sono tutti dei fascisti. Così ci si scaglia tutti contro questi desueti mezzi di informazione che assurgono ad un altro significato del mezzo, quello di metà, e fanno una mezza informazione. Dall'altra parte, dicevo, c'è il web. Il web intelligente. Quello che fa informazione libera. Quello che ti delinea tutti i cazzi di Berlusconi, quello che dice che in Italia sono tutti comunisti. Insomma, come il Tg3 ed il Tg4. Pari pari.

Ma sempre sul web puoi capire questo perverso meccanismo a cui penso come una sorta di dittatura dell'opinione pubblica. Gli aggregatori di post, bontà loro, offrono il piacevole servizio di votazione, che fa schizzare in alto gli articoli più apprezzati. Guarda caso gli articoli più apprezzati sono quelli stile Studio Aperto.

Di contro i giornali e i tg hanno il dovere di attirare pubblico, potrà sembrare anche meschino, ma se fosse altrimenti chiuderebbero bottega. Come ci insegna il mercato, anche i pubblici informatori mediatici sono legati alla legge di domanda-offerta. Ed ora non serve dir altro a riguardo, diverrei ripetitivo sennò.


Adesso, quando meno ve l'aspettate vado a chiudere, a sprezzo di ogni forma e stile; non salvo nemmeno la sintassi, niente. Sarà per questo che scrivo su di un blog e non su di un giornale, perché sebbene non sia un bravo scrittore, quanto a populismo non mi frega nessuno.

6 commenti:

Matteo Mazzoni ha detto...

Grande post! Fa ridere e pensare... Bravo Neottolemo!

Neottolemo ha detto...

E non hai nemmeno detto che è scritto con i piedi! Grazie Matteo, è sempre un piacere. Come Condorelli.

Anonimo ha detto...

voi credete che notizie come queste non siano vere? I padri di famiglia si trasformano in delle gran TROIE nei cinema a luci rosse..figurarsi un prete!

Neottolemo ha detto...

Quando fottere diventa la più alta forma di affermazione sociale è normale leggere notizie come queste.
Padri di famiglia e preti sempre uomini sono, dire che anche un prete può sentire pressioni sessuali è un pò come scoprire l'acqua calda. Insomma, è un attacco un pò gratuito, tutto qua.

Anonimo ha detto...

Spero che il parroco di Auronzo di Cadore,che è una degna persona,lontana mille miglia dal fango che gli hai gratuitamente lanciato,non legga mai,neppure per sbaglio,quanto hai scritto. Auronzo di Cadore non ha mai avuto un cinema a luci rosse! Potevi almeno documentarti.Spero solo che tu possa avere abbastanza intelligenza da provare vergogna per le stronzate che hai scritto.

Neottolemo ha detto...

Io non sono uno che s'offende facilmente, ma ora come ora provo più vergogna nel doverti rispondere che non verso quello che ho scritto. E la vergogna sullo scritto si riferisce alla grammatica e non ai contenuti.
Ora vado a spiegarti. Innanzitutto mi sembra di capire che tu venga dal forum di Politica On Line dove l'incipit del pezzo è stato ripreso. Tu, come chicchessia sul forum ha copiato pari pari l'incipit, non ti sei preso la briga di leggere il resto del pezzo. Non che sia un dovere leggere tutto, ma se proprio ti andava di attaccarmi "potevi almeno documentarti" (cito ad ogni piè sospinto). Visto che non hai avuto tempo, voglia oppure hai una personalità troppo alta per ipotizzare una tua fallace (si può dire fallace nello stesso contesto di parroco?) interpretazione, o magari abbastanza intelligenza da non capirci un'acca, ti consiglio di andare a leggere testè il resto del testo. Tanto per renderti conto di essere in fallo...hem...in errore.
Scusa il tono aspro ma mi girano.