mercoledì 21 novembre 2007

Come sono diventato tracciatore su rete


Almeno stando a quello che dice Wikipedia, la traduzione di blogger dovrebbe essere all'incirca quella che ho scritto nel titolo. In pratica attraverso questa rubrica io lascio una mia traccia in rete, come una lumaca. Quindi sono anche chiari il come ed il perché questa rubrica va a rilento. Che vi aspettate da una lumaca, oltretutto pigra?
Questo che state leggendo è il secondo meme che vado a scrivere lanciatomi da Venerable Bidet. In realtà il meme si dovrebbe chiamare Come sono diventato blogger, ma io nella mia infinita boria mi sono visto costretto a modificare il titolo. Tant'è, lo dico per rispetto di forma (quella stilistica, non il parmigiano).
Ma veniamo subito alle domande che il meme mi pone e quindi salto i preamboli che vi ripresenterò poi nel finale sottoforma di postamboli. Tutto questo senza nemmeno sapere cosa vuol dire amboli e soprattutto senza sapere se abbia davvero un significato o sia soltanto una parola vuota come soubrette o politica.

Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?
Con il carattere che mi ritrovo, se qualcuno mi avesse spinto a fare un blog probabilmente ora sarei a fare qualcosa di più utile. Anche voi che mi state leggendo probabilmente sareste a fare qualcosa di più utile. Per esempio leggere un altro blog. In parole povere non l'avrei mai aperto.
In realtà quello che mi ha spinto a creare un blog è stato il desiderio di successo. Interessandomi non poco della vivace vita culturale del nostro stivalone non ho potuto fare a meno di notare che la strada del successo ormai passa per la rete. Pensate che addirittura i blogger Mastella e Di Pietro sono riusciti a diventare ministri.
Però c'è anche un altro trascurabile motivo: il blog è stato un modo come un altro per vergare (in questo caso digitare) boiate che fino a qualche tempo fa divulgavo solo a voce.
Ora come ora sento un po' la nostalgia dell'eloquio, quindi probabilmente tra qualche mese me ne andrò a passare un periodo nello speaker's corner di britannica tradizione.

Il tuo primo post?
Semplicemente la mia biografia, dato che mi sembrava d'uopo presentarmi e farlo con un semplice salve mi sembrava riduttivo. Non scrivo post a salve. Le sparo grosse.

Il post di cui ti vergogni di più?
A dire la verità ce ne sono tanti. Anzi, conoscendomi potrei dire tutti. Essere soddisfatti è una dote rara. Dal momento che non devo sposarmi io la dote non ce l'ho.

Il post di cui sei più fiero?
Questa credo di saperla. In realtà sono due.
Il primo è stato "Devo conformarmi al conformismo" che mi valse una pubblicazione su carta stampata. Il secondo è "G8 di piombo" che altresì ebbe il suo successo e girò parecchio in rete.
Però ad essere obiettivi non si tratta di andarne fieri, è solo la boria di cui parlavo prima.

Veniamo ora ai postamboli. Questo meme sarebbe da indirizzare a piccoli blogger (a conduzione familiare) meritevoli della vostra attenzione e che io ritengo degni di essere letti. C'è solo un ostacolo a questo: io leggo pochissimi blog (ma proprio pochi pochi, tipo due o tre contati). Tra questi blog uno è famoso, l'altro è più famoso ed il terzo ha già ricevuto il meme da altri lidi.
In ogni caso io il terzo ve lo segnalo lo stesso. Si tratta del blog di Matteo, che al contrario di me, spesso scrive qualcosa di utile, ovvero ci informa (tramite la stampa russa) delle torbide vicende del Cremlino, al contrario di alcuni giornalisti scaldapoltrona che aspirano a pubblicare una foto della Franzoni in lacrime. Fateci un salto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come ho già detto a qualcuno, faccio parte di quella corrente di pensiero per cui "se non hai nulla di intelligente da dire, tieni la bocca chiusa". Questo è il principale motivo per cui non diverrò mai un "tracciatore su rete" ;). Oddio, a volte mi capita di parlare a sproposito, ma sono momenti (più o meno) rari... di cui poi in genere mi pento, tra l'altro.
Al contrario di te, "seguo" un pò di blog(s) anche se, per le motivazioni sopra citate, sono un lurker veterano e raramente si noterà la mia presenza ;). E poi diciamolo: non sono molto bravo in italiano ed ho una capacità di relazionare rasente lo zero. Quindi ho le mie idee ma, a meno di non essere interpellato direttamente o indirettamente(capita putroppo spesso nelle discussioni "faccia a faccia"), spesso me le tengo per me. Pregio o difetto? Fate vobis.

Se non altro questi post non fanno che accrescere la lista di persone\gruppi di discussione da me "seguiti" e, di conseguenza, la mia cultura eheh.
Gio

P.S.: Ok è un commento autoreferenziale, ma oggi non riesco proprio a tenere "la bocca chiusa": chiedo venia ;)

Neottolemo ha detto...

Ma questa è la rubrica dell'autoreferenzialità! Come ogni altro blog d'altronde.
Buon vecchio Giorgio, che avrò mai per far venire allo scoperto un lurker veterano e raramente (oggi si gioca con la sintassi)? Questo sarà per me un onore.
Tenere la bocca chiusa se non si ha niente da dire è una cosa per me buona. Per altri meno. Resta il fatto che la capacità di relazionarsi è direttamente proporzionale alla capacità di tenere la bocca aperta fino allo sfinimento. Specialmente lo sfinimento mio.
Comunque la cosa che mi preme di più è: anche questa rubrica accresce la cultura? Se è così allora non dirlo in giro, altrimenti non ci viene più nessuno!

Matteo Mazzoni ha detto...

Grazie, mi sento quasi in imbarazzo davanti a tanti complimenti... Non mi sembra neanche di fare cose così importanti traducendo certi articoli (ma quelli che in Italia hanno parlato di Ibragimov si contano sulle dita di una mano e io non sono neanche il dito più piccolo)... Per di più le mie traduzioni russe mancano da un pezzo... Ultimamente non riesco più a starci dietro...

Neottolemo ha detto...

Penso sia abbastanza importante. Comunque io t'aspetto per le elezioni presidenziali :)