lunedì 30 luglio 2007

S'i fosse foca, arderei 'l mondo


Salve, come prima cosa ci tenevo a presentarmi: io sono una foca, ma non una di quelle normali che vivono tra i ghiacci in balia degli orsi polari e del DDT. Io sono una foca più fortunata, sono una foca da appartamento. Sapete come sono le mode; fino a qualche tempo fa era figo avere i pitoni d'appartamento, gli iguana da appartamento e d'estate i topi da appartamento. I miei padroni invece volevano distinguersi, così decisero di prendere me, una foca da appartamento appunto, e dare quel tocco estroso alla loro vita.
Mi vennero a prendere in Canada, me lo ricordo ancora. Io all'epoca ero solo un cucciolo, ed ero stato catturato da un cacciatore di foche per divenire il passatempo del suo figliolo. Un giorno nella baracca dell'uomo arrivò una giovane coppia che distratto il cacciatore prese a dare bastonate sul capo del mio padroncino (per non rovinargli quello splendido giubbino bianco della Colmar che indossava) dopodiché mi portarono via con loro, in Italia.
Ora voi capirete che per me vivere in Italia è dura, troppe differenze con il Canada. Sorvolando sulla mancanza di tagliaboschi corredati di camicia di flanella, quello che più mi manca del Canada è il freddo. Non fraintendetemi, in Italia c'è un bel clima, è una zona a temperatura temperata (che non è un freddo pungente), ma cercate di capirmi, io sono una foca, e di solito quelli della mia specie, in vita loro vedono solo il ghiaccio. Insomma, per quest'inconveniente mi trovo costretta a vivere costantemente in casa, in una stanzetta più fresca delle altre; non esco mai, mi hanno trasformato in una foca monaca anche se io sono di tutt'altra specie.
Ora però voglio parlarvi di quello che più mi preoccupa. E' un po' di tempo che i padroni iniziano a parlare delle ferie, che vogliono andare a casa e "dovecavololalasciamounafoca". Per esempio l'altro giorno sono venuti tutti affettuosi dicendomi qualcosa circa il New Jersey; io però non credo si riferissero allo stato americano... Sempre con la stessa precisa cadenza, discutono di autostrade e di lacci. Insomma, io da foca quale sono, ho pensato che vogliono abbandonarmi in autostrada. La cosa non mi dispiacerebbe poi molto, sarebbe un'occasione per cacciare il muso fuori di casa (senza doverci far roteare una palla). Quello che mi preoccupa è che in autostrada fa caldo e non ci sono pesci da mangiare. Io, se solo potessi farmi intendere, proporrei una vacanza in Canada, così che loro possano lasciarmi n'copp u pack int all'acqua.
Ma poi, cosa dovete mai farci con una foca d'appartamento? Magari non vado in giro a mordere bambini quando meno ve l'aspettate, non abbaio, non vi lascio peli ovunque, non sbavo, non...
Ora che ci penso, se proprio volete un animale, accontentatevi di voi stessi.

venerdì 20 luglio 2007

G8 di piombo


Parlare male dell'organizzazione del G8 di Genova sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa (ovvero un G8 di Genova). Il G8 a Genova non s'aveva da fare. Pensate a tutto quello che è successo, credete sia il baratro di ogni umana decenza? Dite che si è toccato il fondo?
La verità è un'altra. C'è qualcosa di misterioso attorno a quei comportamenti che nemmeno la magistratura più pilotata riuscirà a nascondere, per il semplice fatto che nessuno sospetta di questo. E' un qualcosa questo, così etereo da competere con il mistero: a cose serve un blog?
Diciamocela tutta, Genova porta sfiga. Non dite che non è così, le avvisaglie le avevamo già avute. A Genova presero il via gli avvenimenti che portarono agli anni di piombo. Se non è sfiga questa.
A quei tempi Almirante decise che avrebbe tenuto un comizio nel capoluogo ligure. Si sapeva già come sarebbe andata la cosa, tant'è che la maggior parte delle persone che ci teneva a riportare le cosce a casa, al comizio non c'era andata.Dopo che Almirante iniziò ad orare, iniziarono i tafferugli, fascisti contro comunisti, comunisti contro fascisti, polizia nel panico e tale Venturini colpito alla testa da una bottiglia (che lo portò alla morte). A Genova stavano dando il via ai comizi al pesto.
A vederla meglio, si parla anche di persone con i caschi, con le spranghe, volti coperti ed altri sanguinanti, persone ammaccate... se ci fossero state delle lanterne ricavate da zucche si sarebbe potuto pensare ad halloween. Invece erano scontri di piazza.
Da allora si iniziò ad abituarsi all'idea, e i comizi al pesto si fecero sempre più frequenti così come i Venturini.
Così all'epoca successe una cosa a dir poco curiosa se vista dai giorni nostri: la destra, quella dei fascisti, aveva tutti contro. Aveva contro per prime le istituzioni. Non passavano un morto senza che in parlamento qualche missino non chiedesse spiegazioni riguardo alle indagini non svolte. Dall'altra sponda, tutti gli avversari dipingevano i (ragazzi) morti come degli agitatori che si erano meritati quello che gli spettava. Così la polizia lasciava parecchi morti in ogni manifestazione al pesto, e nessuno se ne curava. Gli unici a farsene cruccio (e soprattutto offesa) erano i missini.
Poi a Genova, parecchio tempo dopo questi fatti, si svolse il G8. Si sono viste persone con i caschi, con le spranghe, volti coperti ed altri sanguinanti, persone ammaccate... se ci fossero state delle lanterne ricavate da zucche si sarebbe potuto pensare ad halloween. Invece era guerriglia urbana. La situazione è pressoché identica a quello che accadeva nello stivale all'incirca trenta anni fa. Solo che adesso il morto è di sinistra. Quindi se il passato è buono sulla pasta, allora se lo possono mangiare (e quando la frase, in questo contesto, diventa impersonale sappiamo tutti di chi si parla) e farlo sparire. Si possono dimenticare tutti di quello che è stato, di quando le ingiustizie le pagavano le famiglie dei morti dell'altra parte. Ci si può dimenticare di tutto quello detto all'epoca. Ci si può dimenticare che oltre a dei criminali, si ha a che fare con un morto. E magari farlo diventare un criminale quel morto, che ha avuto quello che si meritava.
Anche questo è già successo. Trent'anni fa è successo ai fascisti. Tra i tanti criminali ci sono stati anche (e soprattutto), tanti ragazzi morti "per la maglia", magari perchè a quell'ora erano ancora dentro la sezione dell'Msi. Ma i morti sono morti, hanno sempre il loro peso (un peso morto, scusate la battuta). Allora come sbarazzarsi di questo peso? Semplice, "era un criminale" ed è fatta.
Così anche Giuliani era un criminale e ha avuto quello che si meritava.
Forse almeno sui morti si potrebbero mettere da parte le divisioni politiche. Forse Fini potrebbe ricordarsi che alla Daniela tesero un agguato e che tutte le istituzioni fecero spallucce.
Dovrebbero ricordarsi di tante cose. Dovrebbero ricordarsi che esiste una coscienza e se si vuole anche una giustizia.

Nota: nella foto c'è Stefano Recchioni, missino ucciso dai Carabinieri vicino la sede di Acca Larentia.

giovedì 5 luglio 2007

I manuali di Eupls: come diventare un pentito


Nota informativa: questo manuale qui pubblicato rientra nella categoria "manuali di diritto". Fine della nota informativa.

Capitolo uno, introduzione:
Dalla soppressione dell'associazione "qualcuno tocchi Caino (magari con un badile)" chiunque debba pagare le sue colpe può stare tranquillo all'ombra del volemose bene che permea tutti gli italici sentimenti. Quindi a rigore di rubrica (ricordo a chi si approccia al diritto che qui si affrontano tematiche quali la certezza della pena e la correttezza del giudizio), vi porgiamo fiduciosi alcune semplici regole con le quali potrete vivere dei vostri delitti, ma soprattutto dei proventi del vostro pentimento.

Capitolo due, perché farlo:
Lasciamo da parte l'irredentismo, noi tutti abbiamo preso coscienza di vivere nell'Italietta. L'italietta è quel posto dove sono presenti l'Alitalietta, la Telecometta, la politichetta e la scarpetta (nel sugo); non è quindi quest'Italietta un posto quale Fiume o la Corsica, ovvero delle piccole italie. L'opinione pubblica ha iniziato già da tempo ad opinare che l'Italietta è un brutto posto in cui vivere in cui essere un operaio precario in nero al soldo di un'azienda fantasma è già un buon posto al quale poter aspirare (a attraverso il quale spirare). Vi chiedo, è bello vivere in un un luogo di tal guisa? Si signori, lo è. L'Italietta va capita, va vissuta ed infine va gestita. Questo territorio così disastrato, in cui l'agoniato settore pubblico diviene solo un settore e del pubblico se ne sbatte, vi offre innumerevoli modi di raggiungere quel successo mediatico che meritate.

Capitolo tre, come farlo:

Premessa indispensabile di questo nostro elenco è la seguente: ricordate, per diventare un buon pentito occorrerà mettere in pericolo vite altrui ed a volte anche uccidere; se non siete disposti a far questo evitate di leggere il seguito

-come prima cosa occorrerà trovare un lavoro che devi da voi ogni possibile sospetto. Particolarmente gettonati sono incarichi quali impiegato agli sportelli (generico, basta trovare uno sportello ed impiegarsi) ed incarichi sindacali. Specialmente l'incarico sindacale creerà attorno a voi un alone di mistero ben maggiore di un normale terrorista.

-ora che avete il vostro anonimo impiego iniziate ad avvicinarvi allo spontaneismo armato. La cosa potrebbe sembrare semplice; per prima cosa dovrete scegliere contro cosa armarvi, potete farlo contro: il capitalismo, il comunismo, il socialismo, il perbenismo, il laicismo, il cattolicismo (e sennò i famosi "ismi" del '900 dove vanno?), la polenta, l'inattività del Vesuvio, la secca del Po, il surriscaldamento del pianeta, eccetera. O, al contrario, potreste armarvi a favore di: il capitalismo, il comunismo, il socialismo, il perbenismo, il laicismo, il cattolicismo (e sennò i famosi "ismi" del '900 dove vanno?), la polenta, l'inattività del Vesuvio, la secca del Po, il surriscaldamento del pianeta, eccetera (cosa credevate?).

-avete scelto il vostro credo, molto bene, ora focalizziamoci sul nome. Se vi stanno a cuore le faccende fluviali allora potreste provare con pro Po (pP); se poi siete uno dei nipotini di Paperino e volete esprimere solidarietà verso un vostro fratello sceglierete Qui pro Quo (QpQ); se siete nostalgici degli anni di piombo e volete vedere morti quelli a cui il Vesuvio va bene spento, allora sarete i combattenti per il magma (tenete conto che per salvaguardare l'atmosfera plumbea dei '70 sarà vostra prassi scegliere titoli comprendenti parole come combattenti, armati, rivoluzionari, ecc.). Di particolare interesse potrebbe essere riutilizzare nomi di bande che in passato si sono fatte un nome (vedi Brigate Rosse) perseguendo la loro causa.

-siete quasi pronti per presentarvi alla stampa, ci sono solo ultimi due passi da compiere. Per prima cosa vi serve un arsenale che si rispetti e che incuta timore ai quali viene puntato contro. Inizierete procurandovi armi di piccola taglia. Una P99, molto maneggevole, non eccessivamente pesante, di dimensioni ridotte, colore nero, caricatore capace di sedici proiettili calibro 9; sarà questa la vostra prima arma, e badate bene che qui vi si sta consigliando un piccolo gioiello nel campo. Provvederete in seguito a rifornirvi di armi automatiche. Badate bene, procuratevi un giardino ove tenere sepolto e nascosto al mondo il vostro "materiale per esperimenti balistici".

-completate le precedenti istruzioni, se non volete passare per degli idioti, sarebbe ora di dare dimostrazione al mondo di cosa siete capaci. Procuratevi del diserbante (magari quello che usate per curare il giardino dove avete seppellito il vostro arsenale) e usatelo per creare degli ordigni esplosivi. In base alla vostra determinazione, provvederete a posizionarlo davanti ad edifici affollati che possono essere: banche, scuole, università, ospedali, tribunali, ecc. Ovviamente farete detonare le bombe in orari di punta.

-continuate sulla vostra strada per qualche anno mietendo vittime più che potete.

-ponete a capo della vostra gerarchia uno sprovveduto e subito dopo recativi in questura per denunciarlo.

-il clamore suscitato dal vostro pentimento vi sarà utile per fomentare l'odio sullo sventurato da voi eletto a capo, che taccerete subito di essere il mandante di ogni singolo omicidio.

-ora viene la parte difficile, dovrete scontare una pena detentiva, ma non disperatevi. E' in questo momento che sfrutterete la vostra sedentarietà coatta per mettervi sui libri e produrre un tomo autobiografico in cui racconterete tutte le vostre scelleratezze. Ovviamente racconterete la vostra figura come quella di una marionetta sottoposta alle enormi forze del sistema. Ne verrete fuori abbastanza bene.

-dopo qualche anno di insofferenza ecco che per voi arriverà la grazia. Se avrete saputo gestir bene i diritti del vostro libro, ora sarete proprietari di una discreta villa a Capri dove vi ritirerete a vivere, ovviamente svolgendo qualche mansione statale, preferibilmente in un ministero.

-rimettetevi sui libri e producete altri tometti ne carne e ne pesce in cui sfruttate l'onda lunga del successo del vostro battesimo editoriale. Lasciate infine che la gente si dimentichi di voi ed esponetevi: raccontate a tutti che il vero capo eravate voi e che ogni singolo omicidio l'avete eseguito con le vostre mani ma ora siete cambiato e soprattutto pentito.

-è arrivato il momento di accettare gli inviti. Iniziatevi così ad abituare a tutti quegli studi televisivi e a tutti quei giornalisti curiosi perché per molto tempo saranno la vostra vita. Giocatevi bene questo momento perché sarà fondamentale per il vostro ultimo passo.

-se avete seguito alla lettera il vademecum, e se la seconda repubblica ancora regge, allora voi sarete pronti a gettarvi nella turbinosa vita politica. Io non vi sto dicendo di fare i consiglieri o i sindaci. Sfruttate le conoscenze che vi siete fatti al ministero e tentate il colpaccio: presentatevi alle politiche. Fin ora nessuno è riuscito ad arrivare a tanto, ma provare non costa niente.

-a questo punto siete diventati dei perfetti pentiti ed avrete avuto successo. Questo vuole anche dire che il manuale vi è stato utile, e se così fosse, consigliatelo agli amici, vi ringrazieranno.